La capitale britannica rappresenta uno dei principali centri europei di diffusione e circolazione del pensiero di Machiavelli, nel quadro di un più generale, e vivissimo, interesse per la cultura, specie quella ‘radicale’, italiana e di una fitta rete di scambi intellettuali. Letti, fin da metà ‘500, in traduzioni manoscritte, e poi pubblicati in lingua originale, spesso mediante stampe clandestine, per un pubblico colto che sovente adoperava l’Italiano come lingua di comunicazione abituale, gli scritti di Machiavelli sono ora elogiati ora criticati, diventando il fulcro di un dibattito vivissimo, che impegna il meglio della cultura inglese e che dal ‘500 si estende per i due secoli successivi.

Stampatori:

John Wolfe (1548?-1601)

Tipografo di riferimento per la folta comunità londinese di esuli e rifugiati dall’Italia, Wolfe svolge un ruolo-chiave, forse per impulso di Alberico Gentili, nella diffusione delle opere di Machiavelli negli ambienti culturali e politici di età elisabettiana; Wolfe infatti fa uscire, con l’indicazione di editori e luoghi di edizione fittizi, i Discorsi (1584), il Principe (1584), le Istorie fiorentine (1587), l’Arte della guerra (1588) e l’Asino d’oro (1588). Due esemplari, rispettivamente delle edizioni wolfiane dei Discorsi e dell’Asino d’oro, sono  conservati nel FMS e recano l’indicazione di luoghi di stampa fittizi

N.25

Thomas Creede (1593-1617)

Rinascimento ‘radicale’ italiano, circolazione dei testi machiavelliani e cultura inglese di età elisabettiana trovano nell’officina di Thomas Creede un significativo  punto di convergenza; editore di sei drammi di Shakespeare pubblica infatti, nel 1595, anche l’importante traduzione in inglese delle Istorie fiorentine a opera di Thomas Bedingfield.

John Starkey (1653-1689)

Stampatore e libraio attivo a Londra, viene probabilmente esiliato ad Amsterdam a seguito della pubblicazione di un testo critico nei confronti del governo in carica.

n.38

Autori:

Thomas Bedingfield (? – 1613)

Di famiglia aristocratica e gentiluomo di Elisabetta I, Bedingfield incarna pienamente il forte interesse per la cultura italiana, specialmente quella ‘radicale’, che animava gli ambienti colti inglesi; dopo aver approntato, nel 1573, una traduzione inglese del De consolatione di Cardano, pubblica, nel 1595, la versione inglese delle Istorie fiorentine, snodo cruciale nella ricca e complessa ricezione del pensiero di Machiavelli in terra britannica.

n.32

Opere: