Parte integrante dei domini di terraferma della Repubblica di Venezia e oggetto nel 1512 di un terribile saccheggio da parte dei Francesi, ricordato da Machiavelli nel libro II dei Discorsi, la città lombarda rappresenta anche un importante centro editoriale, legato anzitutto all’attività della Compagnia Bresciana, dai cui torchi uscirà, nel 1599, la traduzione italiana, ad opera di Scipione Metelli da Castelnuovo, del Tratado de la Religión y virtudes que deve tener el Príncipe christiano del gesuita Ribadeneyra.

Stampatori:

Compagnia Bresciana

Fondata nel 1595 da Bartolomeo Fontana allo scopo di pubblicare e commercializzare testi di varia natura, la Compagnia, nota anche come Societas Brixiana, sottoscrive 37 edizioni tra cui spiccano, oltre all’edizione del testo di polemica antimachiavelliana di Ribadeneyra ospitata nel FMS, l’edizione delle tragedie di Seneca e il Theatrum mundi di Ortelius.

Autori:

Pedro de Ribadeneyra (1526-1611)

Dopo l’infanzia a corte del cardinale Alessandro Farnese, entra in contatto con Ignazio di Loyola, del quale sarà anche il primo biografo, e diventa figura di spicco dell’ordine gesuita. Pubblica nel 1595 uno dei testi decisivi della prima fase dell’antimachiavellismo europeo, il Tratado de la Religión y virtudes que deve tener el Príncipe christiano, del quale il FMS ospita un’importante traduzione in italiano.

n.35

Opere: