Grande punto di riferimento nell’itinerario sia intellettuale, con particolare riferimento alle riflessioni sull’antica Roma disseminate nei suoi testi, sia personale e politico, di Machiavelli, Roma rappresenta anche un importante centro di diffusione delle sue opere, fin dalla pubblicazione dell’editio princeps del Principe, uscita nel 1532 dai torchi di Antonio Blado.
Stampatori:
Bartolomeo Bonfadini (fine XVI – inizio XVII secolo)
Originario di Brescia è attivo soprattutto tra il 1583 e il 1607 a Roma, dove avvia un’officina tipografica in collaborazione con Tito Diani.
N.30
Guglielmo Facciotto (ca. 1560-1632)
Di origini piemontesi ma attivo soprattutto a Roma, si specializza nella stampa di opere corredate da incisioni, cui si affiancano però anche testi di argomento religioso o politico: in quest’ambito vanno segnalati Delle relazioni universali, di G. Botero, edito nel 1595 e, soprattutto, il De antiquo et novo Italiae statu libri quatuor adversus Machiavellum, di Tommaso Bozio, pubblicato nel 1594 e presente nel FMS.
Autori:
Tommaso Bozio (1548-1610)
Strenuo difensore del potere papale e delle prerogative della Chiesa, rappresenta anche una figura di riferimento, in ambito cattolico, dell’opposizione a Machiavelli, visto quale distruttore della concordia politica, della morale e, in ultima istanza, della stessa fede cristiana. Sono posizioni che Bozio espone nei suoi tre testi antimachiavelliani: De robore bellico diuturnis et amplis Catholicorum regnis liber unus adversus Machiavellum (1593), De imperio virtutis sive imperia pendere a veris virtutibus non a simulatis libri duo adversus Machiavellum (1593), De antiquo et novo Italiae statu libri quatuor adversus Machiavellum (1594)
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